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24 Ottobre 2014
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Parto podalico

Tempo di lettura: 4 minuti

Di solito alcune settimane prima della nascita la maggior parte dei feti si mettono nella posizione del parto, con la testa diretta in basso verso il canale da parto. Se questo non accade, si potranno presentare al parto con i glutei o i piedi: in entrambi i casi si parla di presentazione “podalica” ed avviene in 1 su 25 nati a termine.

presentazione podalica

Quali sono i diversi tipi di presentazione podalica?

  • Natiche sole: i glutei del feto sono diretti nel canale da parto, mentre le gambe sono distese lungo il corpo fetale con i piedini vicino alla testa.
  • Podalica completa: i glutei sono in basso e le gambe fetali sono piegate a livello delle ginocchia con i piedini in basso (all’indiana)
  • Varietà piedi o mista: Uno o entrambi i piedi si presentano per primi

Quali sono le cause della presentazione podalica?
Le cause non sono completamente note, ma di solito la presentazione podalica è più comune:

  • nelle gravidanze consecutive
  • nelle gravidanze multiple
  • quando c’è una storia di parto pretermine
  • quando è presente troppo o troppo poco liquido amniotico
  • negli uteri di forma irregolari o con presenza di fibromi

Come si diagnostica?
Alcune settimane prima del parto si può apprezzare tramite la palpazione esterna dell’addome, la visita ostetrica e l’ecografia pelvica.

Significa che c’è qualcosa che non va?
La maggioranza dei feti nati da parto podalico sono assolutamente sani, anche se presentano un rischio genericamente superiore di difetti connatali, che potrebbero in parte spiegare la difficoltà nel ruotare nella giusta posizione.

Si può cambiare una presentazione podalica?
Il periodo migliore per tentare la versione di un feto in presentazione podalica è tra le 32-37 settimane ed i metodi utilizzati sono molto differenti e con percentuali di successo molto diverse.

Tecniche mediche
Versione esterna: è un metodo non chirurgico con cui si aiuta dall’esterno il feto a girarsi dentro l’utero. Si somministra un farmaco per rilasciare l’utero e si esegue un’ecografia per localizzare l’esatta posizione del feto, della placenta e la quantità di liquido amniotico. Una spinta delicata cerca di far ruotare il feto, mentre si controlla il battito cardiaco fetale, perché in presenza di un qualsiasi problema la manovra va immediatamente interrotta. Spesso la manovra ha successo, ma è più difficile quanto più ci si avvicina al parto.
Chiropratica: Larry Webster ha sviluppato una tecnica che aiuta a diminuire lo stress della pelvi nella gravida e causa rilassamento dell’utero e dei suoi legamenti. Questo dovrebbe rendere più facile una versione spontanea del feto, soprattutto se eseguita nell’8° mese: tecnica di Webster.

Tecniche naturali
Le seguenti due tecniche, da fare da sole a casa senza rischi, sono spesso suggerite dal fisioterapista Penny Simkin:

Inclinazione del podice:
alza le anche di 30 cm dal pavimento usando cuscini larghi e sostenuti, tre volte al giorno per circa 10-15 minuti ciascuna. Questo è meglio farlo a stomaco vuoto e quando il feto è attivo. Concentrati sul bambino e non contrarre il tuo corpo, specialmente l’area addominale.

Usare la musica:
noi sappiamo che i feti possono sentire i suoni provenienti dall’esterno dell’utero, cosicchè molte donne hanno usato la musica o la loro voce registrata per cercare di indurre il feto a muoversi verso il rumore! Auricolari piazzati sulla parte bassa dell’addome che diffondono o musica o la vostra voce, può incoraggiare il feto a muoversi verso i suoni lasciando la posizione podalica.

Esistono anche alcuni rimedi omeopatici che le donne hanno trovato efficaci nel modificare la presentazione podalica. Puoi rivolgerti a chi utilizza la Moxibustione o la Pulsatilla per tentare di modificare naturalmente la presentazione podalica.

Parto vaginale o parto cesareo nella presentazione podalica?
La maggior parte dei ginecologi non acconsente ad un parto podalico, anche se qualcuno, per decidere, preferisce aspettare fino all’inizio del travaglio.

Comunque, per tentare un parto podalico, è necessario che:

  • il feto sia a termine ed in presentazione natiche sole
  • non presenti alcun segno di alterazione del battito cardiaco
  • l’andamento del travaglio sia regolare e stabile, la cervice ben dilatata ed il feto scenda e si impegni con facilità
  • il feto non sia troppo grande e la pelvi troppo stretta per consentire un passaggio semplice e sicuro del feto (non c’è rischio di sproporzione feto pelvica)
  • sia disponibile l’anestesia e la possibilità di effettuare un taglio cesareo urgente in brevissimo tempo

Quali sono i rischi e le complicazioni del parto vaginale?
Nel parto podalico la testa fetale è l’ultima parte ad uscire e potrebbero esservi difficoltà nella progressione nel canale da parto, tanto che in rari casi può essere necessario usare il forcipe. Inoltre vi è il rischio di prolasso e compressione del cordone ombelicale con rallentamento e diminuzione del flusso ematico e dell’ossigenazione fetale.
Se si tenta il parto vaginale è necessario utilizzare il monitoraggio cardiotocografico elettronico del battito cardiaco fetale, non solo l’ascoltazione intermittente, e bisogna essere pronti al taglio cesareo urgente al minimo segno di sofferenza.

Quando si usa il taglio cesareo?
La maggioranza dei ginecologi raccomanda il taglio cesareo in tutte le presentazioni podaliche, soprattutto nelle donne alla prima gravidanza e in caso di parto prematuro. I neonati prematuri sono più piccoli e fragili e poiché la loro testa è la parte più voluminosa del corpo, essi non riescono a distendere la cervice a sufficienza con il podice e la testa potrebbe avere serie difficoltà a passare.

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