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Nutrizione e celiachia

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La celiachia è una condizione permanente d’intolleranza al glutine, che si sviluppa in soggetti geneticamente predisposti.

Il glutine è una proteina contenuta in alcuni cereali, come frumento, orzo, farro, segale, kamut, spelta, triticale.

Nel soggetto celiaco, il glutine esercita una vera e propria azione tossica, alterando la struttura e la funzionalità della mucosa intestinale, fino a compromettere l’assorbimento degli alimenti e lo stato di nutrizione dell’intero organismo.

I sintomi della celiachia possono essere difficili da riconoscere: alcuni pazienti sono asintomatici, altri sviluppano solo sintomi aspecifici (come stanchezza persistente o anemia da carenza di ferro), altri ancora manifestano quadri clinici importanti, come dissenteria, perdita di peso, e disturbi della fertilità.

Quando vi è il sospetto di celiachia, ad esempio in presenza di sintomi, familiarità o malattie frequentemente associate, il primissimo esame da eseguire è la ricerca degli anticorpi, in particolare gli anticorpi anti-transglutaminasi, il cui dosaggio prevede un semplice prelievo di sangue.

Per la diagnosi definitiva di celiachia è necessaria una biopsia del duodeno (primo tratto intestinale), che si effettua per via endoscopica (cioè tramite un sondino inserito attraverso la bocca).

Spesso la celiachia viene riscontrata nei bambini, ma può manifestarsi anche negli adulti o addirittura nella terza età. Quando si fa diagnosi di celiachia è necessario iniziare subito un opportuno trattamento dei sintomi. 

La dieta rappresenta l’unica terapia per curare la patologia e deve essere seguita per tutta la vita. Se seguita correttamente consente una totale remissione dei sintomi e delle alterazioni intestinali e protegge dallo sviluppo di possibili complicanze.

Si raccomandano alimenti naturalmente privi di glutine. I prodotti dietetici speciali Senza Glutine (DLgs 11/92) notificati al Ministero della Salute (compresi i prodotti alternativi di pane, pasta, ecc;) sono consultabili all’indirizzo www.salute.gov.it. Gli alimenti di uso corrente riportanti la dicitura “Senza Glutine” ai sensi del Regolamento CE 41/2009 sono prodotti secondo un piano di autocontrollo specificatamente adattato a garantire che il tenore di glutine residuo non superi 20 ppm (parti per milione) e l’azienda alimentare garantisce una presenza di glutine inferiore a 20 ppm. Sono tutti quei prodotti con il Marchio “Spiga Barrata” rilasciato dall’Associazione Italiana Celiachia. Inoltre consigliamo di consultare il sito www.celiachia.it .

Alessandra Di Guida
Alessandra Di Guida
Nutrizionista

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