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24 Ottobre 2014
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Luce pulsata

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La luce pulsata ad alta intensità (dall’inglese Intense Pulsed Light – IPL), è nata alla fine degli anni ’90 per il trattamento delle teleangectasie degli arti inferiori e degli angiomi. Viene attualmente utilizzata anche per il trattamento di inestetismi e problemi legati alla pelle, in particolare per trattamenti di fotodepilazione definitiva e fotoringiovanimento. Si tratta di una tecnologia che, grazie all’emissione di energia luminosa ad alta intensità, permette di colpire la zona interessata senza ledere i tessuti circostanti. Pur non essendo propriamente un laser (la luce pulsata è non coerente, non collimata e ad ampio spettro) la luce pulsata ha però molte indicazioni comuni ai principali laser dermatologici attualmente in uso, che vanno dal trattamento delle lesioni vascolari cutanee, ai disturbi della pigmentazione, fino al trattamento di irsutismo ed ipertricosi. La luce visibile ha una lunghezza d’onda che va da 400 nm a 800 nm. Al di sotto di 400 nm si trova la luce ultravioletta (UV) e al di sopra di 800 nm c’è la luce infrarossa (IR). La sorgente luminosa di luce pulsata utilizza una particolare lampada allo Xenon che emette un’energia compresa fra 500 e 1200 nm. Al fine di utilizzare soltanto la lunghezza d’onda indicata per il tipo di trattamento, si utilizzano dei filtri in grado di bloccare l’emissione delle altre lunghezze d’onda e l’emissione della luce pulsata avviene per mezzo di spot rettangolari di dimensioni variabili.

Il meccanismo all’origine del metodo usato nella fotoepilazione è il riscaldamento (fototermolisi) selettivo del follicolo pilifero mediante l’applicazione di energia luminosa. I fotoni di luce della luce pulsata, raggiungono gli strati più profondi del follicolo pilifero e sono assorbiti in maniera selettiva dalla melanina. Un microcomputer controlla con una frequenza predefinita l’emissione della luce che penetra sino a 3-4 mm di profondità e raggiunge i bulbi piliferi. La melanina presente nel pelo assorbe l’energia e lo sviluppo conseguente di calore denatura la struttura del bulbo senza danno ai tessuti circostanti.

Nel fotoringiovanimento, i pacchetti di luce pulsata che incontrano la cute sono in grado di stimolare in maniera non invasiva i fibroblasti, inducendo la produzione di nuove fibre collagene, che vanno a migliorare il tono delle pareti vasali, determinando inoltre il riempimento delle rughe. Nel trattamento dei problemi di pigmentazione, il diffuso stimolo termico della luce pulsata determina la distruzione della melanina degli strati profondi dell’epidermide, favorendo un’attenuazione delle ipercromie.

Principali applicazioni della luce pulsata
Creato appositamente per l’uso dermatologico vascolare, l’apparecchiatura trova applicazione sulla maggior parte dei pazienti affetti da couperose, teleangectasie, peluria superflua e irsutismo. E’ possibile trattare tutti i fototipi. Il rischio di bruciature è più elevato con i fototipi più scuri (V-VI). E’ possibile trattare capillari fino a 2mm in profondità e 2mm in diametro. La grande area dello spot permette trattamenti di epilazione molto veloci, anche su grandi aree come schiena e dorso. L’azione della luce pulsata è particolarmente evidente nei trattamenti di ringiovanimento cutaneo e di epilazione definitiva.

Il ringiovanimento cutaneo con IPL consiste nel ricompattare i pori dilatati, eliminare le macchie scure e i capillari del viso provocati dall’eccessiva esposizione solare e dal passare del tempo. Il flash luminoso è in grado di attivare la pelle in profondità, stimolando la produzione di nuovo collagene, che rivitalizza la tessitura e la consistenza della pelle.
Per quanto riguarda l’epilazione definitiva, invece, la luce pulsata agisce direttamente sul bulbo pilifero, impedendo la ricrescita del pelo, senza intaccare la cute circostante.

Il trattamento con luce pulsata
La prima fase del trattamento consiste nel portare a circa 2-3 mm il pelo con un rasoio per la barba e nell’applicazione di un apposito gel conduttore sulla zona interessata. Tramite un manipolo simile a quello di un laser, si inviano poi degli impulsi di luce pulsata, che colpiscono i “bersagli” ad intervalli regolari, agendo in profondità.
La durata del trattamento dipende dall’estensione dell’area interessata e dal tipo d’intervento, ma in generale la singola seduta dura intorno ai 30 minuti. La seduta deve essere ripetuta dalle 4 alle 6 volte nel caso del fotoringiovanimento, mentre per ottenere una riduzione rilevante della densità pilifera sono necessarie almeno 5 sedute.
Il vantaggio della luce pulsata, oltre che alla vastità dei campi di applicazione, è senz’altro legato all’esiguità degli effetti collaterali, che quasi sempre si riducono ad un arrossamento tendente a scomparire nell’arco di poche ore. Durante la seduta di luce pulsata il paziente non avverte particolari stimoli dolorosi.

Preparazione al trattamento
Evitare assolutamente l’esposizione ai raggi solari e/o a lampade UVA nelle settimane precedenti al trattamento e non assumere farmaci che aumentino la sensibilità della pelle alla luce.

Periodo post-operatorio
I filtri solari sono indispensabili prima di esporre la zona trattata ai raggi solari, per evitare iperpigmentazioni.

Patologie trattabili con Luce Pulsata:
Epilazione permanente, Capillari viso e corpo, Eritrosi, Couperose, Rosacea, Psoriasi, Angiomi, Rughe viso e collo, Fotoringiovanimento cutaneo non ablativo, Macchie della pelle, Iperpigmentazioni, Tatuagg

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