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4 domande sull’infezione da HPV

Tempo di lettura: 3 minuti
 

Quattro domande da farsi

      1. E’ utile vaccinare gli adulti per l’HPV?
      2. Qual è l’effetto del fumo sull’infezione da HPV nei maschi?
      3. Cosa può significare una tumefazione del collo negli adulti?
      4. Che importanza hanno i papillomi del cavo orale?  

1. E’ utile vaccinare gli adulti per l’HPV?

Nell’ottobre 2018, la FDA americana ha esteso la sua approvazione del vaccino HPV a nove ceppi includendo uomini e donne di età compresa tra 27 e 45 anni. Quindi ha ampliato la precedente fascia di età di 9-26 anni. Dal 2016, il vaccino HPV nove-valente è l’unico vaccino contro l’HPV disponibile negli Stati Uniti. Le nuove raccomandazioni del CDC (Center for Disease Control) USA si applicano sia al vecchio vaccino quadrivalente che al nuovo a nove ceppi, che contiene gli stessi ceppi più i tipi di HPV 31, 33, 45, 52 e 58.

Nessuno dei vaccini HPV ha un effetto terapeutico diretto sulla malattia correlata all’HPV esistente, tuttavia l’infezione esistente non è una controindicazione all’immunizzazione.

Raccomandazione: La FDA sostiene quindi che conviene vaccinare gli adulti per l’HPV. Infatti ha ampliato le raccomandazioni per l’uso del vaccino anti-HPV nove-valente oltre che alla fascia di età di 9-26 anni, anche a uomini e donne di età compresa tra 27 e 45 anni.

  2. Qual è l’effetto del fumo sull’infezione da HPV nei maschi?

Un’ampia ricerca di Rodríguez-Álvarez del 2018 ha rivelato una prevalenza del 49% per tutti i tipi di HPV e una prevalenza del 35% di HPV ad alto rischio (sierotipi 16 e 18) nei maschi. Il rischio più elevato è nei fumatori, nonché in quelli che fumavano più di 10 sigarette al giorno rispetto a chi ne fumava fino a nove. Peraltro lo studio di Fakhry del 2014 aveva già evidenziato che l’esposizione al fumo ambientale e le misurazioni biologiche dell’esposizione al tabacco (cotinina sierica e NNAL urinario) si associavano a infezione orale da HPV-16 ad alto rischio.

Evidenza: I maschi fumatori hanno un rischio più elevato di infezione da HPV rispetto ai non fumatori.

3. Cosa può significare una tumefazione del collo negli adulti?

Risultati di studi recenti dimostrano che la comparsa di una tumefazione del collo è un sintomo significativamente più comune nel carcinoma orofaringeo positivo all’HPV rispetto a quello negativo all’HPV. L’incidenza del carcinoma a cellule squamose orofaringeo positivo all’HPV sta aumentando rapidamente. Si pensa che entro il 2020 rischierà di superare il cancro del collo dell’utero come il più comune tumore correlato all’HPV [8].

I pazienti affetti da carcinoma orofaringeo positivo all’HPV tendono a essere più giovani, ex fumatori o non, con un elevato numero di partner sessuali, attività sessuale orale frequente e stato socioeconomico più elevato rispetto a quelli con tumori HPV-negativo. I pazienti con tumori della testa e del collo positivi all’HPV presentano tumori primari più piccoli, ma con malattia linfonodale più avanzata.

Evidenza: La comparsa di una tumefazione progressiva del collo in adulti può essere sintomo di carcinoma a cellule squamose orofaringeo in soggetti HPV-positivi.

4. Sono importanti i papillomi del cavo orale?

Uno studio del 2014 ha riscontrato una prevalenza del 96,3% di HPV orale in pazienti con papillomatosi respiratoria ricorrente (RRP) e del 67% tra i loro rispettivi partner sessuali a lungo termine. Confrontiamo questo dato con una prevalenza minore del 7% nella popolazione generale. Tuttavia la papillomatosi respiratoria ricorrente è associata più comunemente ai sottotipi di HPV 6 e 11, entrambi a basso rischio per la trasformazione maligna. 

Evidenza: Alta frequenza di HPV orale in pazienti con papillomatosi respiratoria ricorrente (RRP).

FONTE: The Many Forms of HPV: Recognition and Management – Medscape – Jan 14, 2019.

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