Movimenti fetali
24 Ottobre 2014
Diaframma
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Metodi contraccettivi naturali

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I metodi naturali si basano sull’individuazione del momento dell’ovulazione e richiedono la preventiva determinazione del periodo fecondo del ciclo per astenersi dai rapporti sessuali in quel periodo (astinenza periodica).
bambino nell'uovoL’ovulazione si verifica di solito circa 14 giorni prima della mestruazione successiva e l’ovocita umano può, probabilmente, essere fecondato soltanto durante un periodo di poche ore dopo l’ovulazione. Lo sperma tutavia rimane attivo e può fecondare l’oocita anche diversi giorni dopo essere entrato nel canale cervicale; la fecondazione quindi può essere causata da un rapporto che si è verificato fino a 5 giorni prima dell’ovulazione.
Metodo Ogino-Knaus: è stato proposto da due ricercatori che hanno considerato come “sicuro” ai fini contraccettivi l’astensione dai rapporti sessuali 3 giorni prima ed 1 giorno dopo l’ovulazione, (che avviene sempre 14 giorni prima della mestruazione successiva). Questo calcolo teorico del giorno dell’ovulazione dovrebbe essere fatto analizzando i cicli in un arco di 12 mesi, dal ciclo mestruale più corto a quello più lungo, onde farne una media per essere più attendibile. Questo calcolo tuttavia è risultato empirico e poco sicuro perché molte donne non hanno cicli regolari e molti fattori esterni possono far variare il giorno dell’ovulazione.
Metodo del calendario: è la tecnica di pianificazione familiare naturale meno efficace, anche in quelle donne che hanno dei cicli mestruali molto regolari. Il periodo di astensione è calcolato sottraendo 18 giorni dalla durata del ciclo più breve e 11 giorni dalla durata del più lungo dei 12 cicli precedenti. Quindi, se i cicli della donna variano da 26 a 29 giorni, la coppia deve astenersi dal rapporto dall’8° al 18° giorno di ogni ciclo. Con variazioni più ampie nella lunghezza dei cicli, sono necessari periodi di astensione maggiori.
Metodo Billings: o metodo del muco cervicale. Si basa sull’analisi del muco cervicale che viene prodotto sotto lo stimolo degli estrogeni. In prossimità del momento dell’ovulazione si ha un’aumentata quantità di muco cervicale che si modifica diventando più fluido e filante, per facilitare il cammino degli spermatozoi attraverso la cervice. L’ultimo giorno in cui il muco mantiene queste caratteristiche corrisponde al periodo di massima fertilità (“giorno del picco”). Come periodo a rischio si considera l’arco di tempo compreso tra l’inizio della secrezione di muco e i 4 giorni seguenti “il giorno del picco” ed i rapporti sono possibili dalla fine delle mestruazioni fino a quando non viene osservato un aumento della secrezione del muco. I limiti della metodica sono dati dalla capacità soggettiva di ogni donna di valutare le variazioni del muco cervicale.
termometroTemperatura basale: si basa sul rilevamento della temperatura corporea basale misurata tutte le mattine prima di alzarsi. Dopo l’ovulazione si assiste infatti ad un innalzamento della temperatura corporea, in genere al di sopra dei 37°C, di circa mezzo grado rispetto ai rilevamenti precedenti. Dopo 3 giorni da questo innalzamento della temperatura non dovrebbero esserci più rischi di gravidanza. I limiti sono dati dalle ampie variabilità individuali di questo parametro oltre che da possibili interferenze con stati febbrili.
Metodo sintotermico: comprende le precedenti metodiche in quella che viene chiamata regolazione naturale della fertilità. Questo è il metodo più efficace per stabilire la durata del periodo di astinenza e combina l’osservazione dei cambiamenti del muco cervicale con quelli della temperatura e di altri sintomi associati all’ovulazione. Ciò aiuta a riconoscere qual è il periodo fertile del ciclo e permette di adottare precauzioni solo nei periodi fertili. Tuttavia, anche con un addestramento molto attento, l’incidenza di gravidanze è di circa il 10% per anno.                                                                       persona_main_01Persona: è un metodo molto semplice da usare che, controllando i livelli ormonali, è in grado di “dire” quali sono i giorni fertili e quando ci sono maggiori o minori possibilità di restare incinta. Utilizzando un semplice test dell’urina, rileva i cambiamenti nei livelli di due ormoni (l‘estrogeno e l’ormone luteinizzante) e ti comunica quando puoi avere rapporti sessuali a basso rischio di una gravidanza (giorni verdi) e quando invece potresti rimanere incinta a seguito di rapporti sessuali non protetti (giorni rossi). Usato nel modo corretto ha un’affidabilità di circa il 94%. Persona consiste di stick monouso per i test e di un piccolo monitor portatile touch-screen. Gli stick per i test sono venduti separatamente: servono 16 stick per il primo ciclo e 8 stick dal secondo ciclo in poi. Le informazioni vengono elaborate e mostrate sul monitor. Persona non si può usare quando il ciclo mestruale sia di durata inferiore a 23 giorni o superiore a 35, ma anche durante l’allattamento. Non è indicato per le donne che seguono una terapia ormonale, per chi assume antibiotici contenenti tetracicline o per le donne affette da insufficienza epatica o renale o da sindrome dell’ovaio policistico. Inoltre in caso di contraccezione ormonale o di trattamenti che influiscono sul ciclo, si deve attendere fino alla conclusione della contraccezione ormonale o della terapia in corso.

METODI COMPORTAMENTALI
Coito interrotto: l’efficacia di questa metodica dipende esclusivamente dal partner maschile. Spesso questa metodica è quella usata per prima dalla coppia e dagli adolescenti alle prime esperienze sessuali ed è purtroppo gravata da un alto livello di fallimento. Gli spermatozoi infatti, a volte, possono essere emessi dall’uretra maschile prima dell’eiaculazione vera e propria ed indipendentemente dalla consapevolezza del maschio. Inoltre la retrazione del membro maschile dalla vagina deve essere tempestiva, per evitare che il liquido seminale sia depositato troppo vicino all’orifizio vaginale; inoltre, in caso di ripetizione del rapporto a breve distanza, bisogna ricordare che nell’uretra maschile possono trovarsi ancora spermatozoi della precedente eiaculazione. Queste sono tutte ragioni per non considerarlo un vero e proprio metodo contraccettivo.

 

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