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Trattamento di capillari del viso e vene delle gambe

Tempo di lettura: 6 minuti

Capillari del viso
Il trattamento laser non impedisce a nuovi capillari di riformarsi in futuro. Il laser emette una luce potente che è ben assorbita dal colore rosso nelle vene. Quando la luce viene assorbita si trasforma in calore e danneggia in modo selettivo le vene. Il lampo di luce è molto breve in modo tale che il calore non ha il tempo di diffondersi e, poichè non si usano iniezioni o bisturi, la cicatrice è improbabile.

Trattamento laser, come avviene?
I lampi laser si avvertono come un colpo di elastico. Se necessario, una crema anestetica può essere applicata un’ora prima. Per le vene capillari raggiate possono bastare pochi lampi, ma per le macchie vinose ne servono molti. TeleangectasieSubito dopo la pelle presenterà dei lividi con arrossamento ed edema circostanti. I lividi assumono un colore rosso porpora e la zona trattata si scalda per un po’. E’ insolito la formazione di bolle, ma si possono formare alcune crosticine o desquamazioni, che durano da 7 a 10 giorni. Di solito si fanno prima un paio di colpi di prova. Questo serve a valutare il corretto livello di potenza. Se i risultati sono buoni, alla visita successiva possono essere trattate aree più grandi. Capillari visoI capillari rotti in genere hanno bisogno di due o tre trattamenti, con otto settimane d’intervallo tra di loro. Le macchie vinose hanno più bisogno di più trattamenti, di solito per un paio d’anni.
Per molte persone c’è anche un notevole impatto emotivo di vedersi diversi. Siamo tutti sensibili a ciò che gli altri pensano di noi e, talvolta, imparare a far fronte a questo problema può essere più utile del trattamento laser.

Quali sono gli effetti indesiderati? 
I cambiamenti nella pigmentazione sono l’effetto indesiderato più comune. Dopo che l’ematoma si è riassorbito può rimanere una macchia di colore bruno chiaro che può richiedere mesi per svanire. I soggetti con la pelle scura contengono pigmenti che bloccano la luce laser. Questo rende il trattamento meno efficace e il laser può rendere la pelle più scura. Il laser può anche rimuovere il pigmento bruno dalla pelle e lasciare un segno bianco. E’ importante non fare il trattamento quando si è abbronzati. La cicatrizzazione è un potenziale problema, ma è molto raro. Qualora si verifichi, si manifesta di solito sotto forma di qualche cambiamento nella struttura della pelle, che può tornare alla normalità nel tempo. In alcuni individui si può sviluppare una cicatrice ispessita (cheloide).
La luce laser può mettere in evidenza le ferite fredde. Se si stanno assumendo compresse anticoagulanti di Warfarin è necessaria un’assistenza extra, è necessario assicurarsi che il medico ne sia a conoscenza, così come dell’uso di aspirina.

TERAPIA POST-TRATTAMENTO LASER
L’abbronzatura blocca la luce laser per cui bisogna evitare il sole, o utilizzare una forte protezione antisole (SPF 20 o più) prima e durante il corso del trattamento. E’ meglio mantenere la zona da trattare il più possibile pallida.
Evitare di bagnare a lungo la superficie trattata. Una doccia veloce, non causerà problemi, ma non lasciare l’area bagnata. Cercare di aspettare 2 o 3 giorni prima di applicare qualsiasi trucco. Applicare tamponando delicatamente, evitare di strofinare e una volta applicato lasciare il trucco piuttosto che rimuoverlo. Siate delicati con la zona trattata fino a quando non sarà guarita, in modo da ridurre al minimo il rischio di cicatrici. Non dovrebbero essere necessarie medicazioni, quanto più a lungo si riesce a resistere dal grattarsi e strofinarsi. Se aumenta il rossore intorno ai lividi, soprattutto se accompagnato da formazione di croste o secrezioni, contatta il medico curante, poichè può essersi infettato.
Sarà probabilmente necessario eseguire diverse visite, a intervalli di 2-3 mesi.

VENE DELLE GAMBE

CAPILLARI DILATATI O TELEANGECTASIE
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La comparsa di piccole vene antiestetiche sulle gambe può spesso essere migliorato con il trattamento. Tuttavia i trattamenti possono avere anche effetti indesiderati e si dovrebbe leggere attentamente queste informazioni prima della visita e del trattamento.

 

 

capillari_gambe_spider-veinsIl termine medico corretto è teleangectasie. Sono piccole vene (capillari) dilatate con un diametro inferiore ai 2 mm, che si trovano subito sotto la superficie cutanea delle gambe: possono essere di colore rosso o blu e sono causate quasi sempre dalla presenza di una insufficienza venosa cronica. Si manifestano in genere a grappoli sulle cosce e gambe. Non si possono palpare con le dita. Le vene varicose invece sono a grumi e possono essere palpate quando si è in piedi. Nelle gambe esistono due sistemi venosi: un sistema profondo che lavora sotto alta pressione e un sistema di superficie che funziona a bassa pressione. veins of the person under varicesI due sistemi sono in connessione e le valvole in queste connessioni tengono sotto controllo la pressione di ritorno. Se queste valvole non funzionano bene avrete più probabilità di avere le vene varicose e sarà difficile eliminare le vene capillari. Un esame Doppler ci aiuterà a verificare le condizioni della valvola principale a livello del vostro inguine.

 

Quali trattamenti sono disponibili? 
La micro-scleroterapia è una tecnica utilizzata già da molti anni per eliminare varici di piccolo calibro e capillari dilatati degli arti inferiori. Prima di sottoporsi alla terapia comunque è assolutamente consigliabile effettuare una visita angiologica ed una valutazione del circolo venoso  attraverso un semplice esame eco-colordoppler degli arti inferiori.

MICRO-SCLEROTERAPIA: che preparazione è necessaria? 
Non radersi o applicare la crema idratante alle gambe il giorno del trattamento. Indossate mutande larghe o grandi, poiché è necessario esaminare il vostro inguine. Per alcuni giorni evitare farmaci antinfiammatori inclusa l’aspirina e l’alcool per ridurre i lividi.

Come si effettua la terapia?
Prima di tutto si cerca di individuare la vena causa del reflusso, quindi si inietta all’interno della stessa, o delle  varici circostanti, un particolare liquido, a concentrazione variabile, che provocherà una irritazione della parete del vaso e la successiva formazione di un coagulo con conseguente chiusura del vaso stesso. Nelle settimane successive al trattamento i vasi chiusi verranno lentamente degradati e riassorbiti non risultando così più visibili. Il sangue verrà quindi deviato verso una vena limitrofa sana e funzionante.
Al termine della terapia sarà importante effettuare una azione compressiva sull’arto per mantenere le vene trattate schiacciate e chiuse. A tal fine nei vasi più piccoli può essere sufficiente una specifica calza a compressione graduata o altrimenti, nelle varici di calibro maggiore, bisognerà apporre un bendaggio da tenere in posa per 2-3 giorni.

La“Mousse”
Da qualche anno è stata messa a punto una nuova tecnica di scleroterapia mediante la cosiddetta “mousse”. Questo nuovo metodo è indicato per vene di dimensioni maggiori. La schiuma o “mousse“ ha la consistenza di un crema da barba e viene prodotta mescolando, in dosi proporzionate, soluzione fisiologica, liquido sclerosante e aria. In tal modo il trattamento, pur utilizzando dosaggi ridotti, risulta essere molto più efficace. Infatti la schiuma, iniettata nella varice, sposta il sangue presente nella vena permettendo così all’agente sclerosante di essere a diretto contatto con la parete della vena per un periodo prolungato di tempo senza alcun effetto di diluizione. Questo aumenta di molto l’efficacia terapeutica.

Cosa si vede dopo la seduta?
I capillari non scompaiono immediatamente, ma possono essere addirittura più evidenti per l’effetto flebitico causato dal liquido sclerosante. Pertanto dapprima si presentano un poco irritati, poi diventano marroncini (colore legato al coagulo formatosi internamente) poi, come succede per gli ematomi, assumono una colorazione verdina e infine scompaiono. Tutto ciò avviene generalmente in un tempo compreso tra le 2 e le 3 settimane. A volte, nelle varici di calibro maggiore, può rimanere una colorazione un poco marcata per qualche mese.

Indicazioni  e numero di sessioni
Le sclerosanti sono indicate sicuramente per tutte le teleangectasie, i capillari grossi, molto ramificati, in particolare quelli blu, e per le varici di piccolo e medio calibro. Sono meno indicate per i capillari rossi, molto fini. Per questi capillari, sia del viso (couperose) sia delle gambe, il laser può essere più efficace.
Il numero di sedute necessarie varia da paziente a paziente a seconda del numero di vene da trattare, della loro grandezza e dei risultati estetici che si vuole raggiungere.

Laser per capillari dilatati o teleangectasie
Sempre più frequentemente i pazienti richiedono di trattare le teleangectasie degli arti inferiori con metodiche alternative alle sclerosanti. Inoltre è corretto affermare che i capillari di diametro molto fine non rispondono perfettamente alla scleroterapia.
La metodica alternativa per eccellenza è l’utilizzo del Laser ND YAG.
Tale laser è l’unico in grado di trattare i vasi degli arti inferiori con sufficiente certezza di ottenere una coagulazione senza difficoltà, grazie alla sua profondità di penetrazione;  la sua energia, raggiungendo il vaso,  è assorbita dall’emoglobina ed è convertita in calore che provoca la chiusura dei vasi trattati.
Alcuni pazienti avranno un’ottima eliminazione dopo appena uno o due trattamenti, ma il numero di sedute necessarie varia da paziente a paziente. Ricorda che l’aspetto delle vene capillari peggiora per un paio di settimane e il miglioramento è graduale nel corso del tempo.

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