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Stile di vita in gravidanza

Tempo di lettura: 6 minuti

In gravidanza è necessario adottare comportamenti e seguire regole che aiutino a mantenersi in salute e ad evitare condizioni patologiche.

Attività lavorativa
La donna può tranquillamente continuare a lavorare durante la gravidanza, purchè non si tratti di un impegno fisico troppo gravoso o che comporti rischio di traumi o esposizione ad agenti ed ambienti potenzialmente tossici. Per impegno gravoso si intendono anche attività domestiche, sportive o di svago particolarmente pesanti.
La legislazione italiana prevede l’astensione obbligatoria dal lavoro per gli ultimi due mesi di gravidanza ed i primi tre mesi dopo il parto. In caso di patologie della gravidanza si può fare richiesta di astensione anticipata dal lavoro, allegando opportuna certificazione medica.

Nutrizione in gravidanza

Le gestanti e le donne che intendono avere una gravidanza devono essere informate che l’aggiunta di acido folico alla dieta, da iniziare tre mesi prima del concepimento e continuare fino alla 12° settimana di gestazione, riduce del 70 % il rischio nel feto di sviluppare un difetto del tubo neurale (anencefalia, spina bifida).

La fonte principale è rappresentata dagli alimenti; pertanto è consigliabile seguire una dieta contenente abbondanti quantità di cibi naturali ricchi di folati come verdure, legumi, nocciole, noci, uova, frutta, patate e cereali assunti a colazione. La dose raccomandata è di 400 microngrammi al giorno.
L’aggiunta di ferro alla dieta non deve essere prescritta di routine a tutte le donne, perché non migliora la salute materna e fetale e può presentare spiacevoli effetti collaterali.
L’aggiunta di vitamina A (quando supera i 700 microngrammi) è da evitare perché potenzialmente teratogena. Poiché il fegato e gli estratti di fegato contengono grandi quantità di questa vitamina, anch’essi sono da evitare.
Non vi sono dati sufficienti per valutare l’efficacia della vitamina D in gravidanza; mancando prove sul beneficio della sua azione, non dovrebbe essere prescritta di routine a tutte le donne.
La gravida deve evitare sia il digiuno prolungato, che comporta rischi di ipoglicemia, sia pasti troppo abbondanti, che causano iperglicemia e iperlipidemia.
A ciò si aggiunge, già nel primo trimestre di gravidanza, una modificazione del senso del gusto, che torna alla norma sei mesi dopo il parto, con avversione per le carni rosse e preferenza per gelati, dolci, cioccolata, frutta, pesce, cibi salati.
Tutto ciò comporta per la gravida la necessità di controllare precocemente le abitudini alimentari scegliendo opportunamente gli alimenti e, soprattutto, suddividendoli in pasti piccoli e frequenti.
Nel primo trimestre è frequente la nausea ed il vomito, che talora comporta una riduzione del peso corporeo. La terapia antiemetica con dimenidrato, buclizina, meclozina, idrossizina, mepiramina, prometazina o tietilperazina riduce la nausea (OR 0,17, 95% Cl da 0,13 a 0,21), ma provoca sonnolenza. La vitamina B6 (piridossina) riduce la nausea senza effetti collaterali, ma non esiston sufficienti dati per raccomandarne la somministrazione di routine.

Si può mangiare qualunque tipo di pesce in gravidanza?
tonnoPer quanto riguarda l’alimentazione è stato dimostrato che molti pesci, a causa dell’inquinamento marino e del fenomeno del bioaccumulo, contengono mercurio in quantità elevata. Infatti il mercurio presente nell’acqua viene ingerito dal plancton e risale la catena alimentare, concentrandosi sempre di più nei pesci al vertice della piramide alimentare, fino ad una concentrazione da 3.000 a 27.000 volte maggiore di quella dell’acqua nella quale vivono. Nell’uomo avviene un’ulteriore concentrazione e quando il mercurio nel cervello supera certi valori, causa alterazioni neurologiche, anche nel neonato. I pesci a più elevata concentrazione di mercurio sono quindi i grandi predatori (tonno, pescespada, verdesca) ai vertici della catena alimentare, mentre i più sicuri, al contrario, sono i pesci di piccola taglia (ad eccezione dei molluschi) e quelli di allevamento, come il salmone, il pesce gatto e la trota. Il tonno in scatola è relativamente più sicuro di quello fresco, poiché viene generalmente pescato negli oceani, dove il tasso di inquinamento è minore rispetto al Mediterraneo.

Pertanto non si devono mangiare i pesci che possono avere un alto contenuto di mercurio come squali, pesce spada, sgombro reale (diverso da quello venduto in scatola e destinato soprattutto al mercato americano), o tile gibboso. E’ consigliata una quantità massima di tonno albacora o tonno pinna gialla di 160-180 grammi o meno a settimana. Le donne possono tranquillamente mangiare fino a 350 grammi a settimana di pesce che contenga piccole quantità di mercurio, compreso gamberi, salmone, merluzzo giallo, pesce gatto e tonno in scatola.

Dovrebbero anche verificare con la loro ASL prima di mangiare qualsiasi pesce pescato nelle acque locali. Gli effetti tossici del mercurio sono mitigati dalla contemporanea assunzione di selenio, un minerale naturalmente presente nel pesce, ma anche nel lievito di birra, cereali, carni, molluschi ed integratori specifici.

Stile-di-vitaRaccomandazioni dietetiche

  • Dieta variata: è necessario consumare tutti i giorni alimenti ricchi di ferro, di calcio e di proteine (carne, uova, legumi freschi, formaggi freschi, pesce di mare) da distribuire durante la giornata in cinque pasti, piccoli e frequenti, a distanze regolari.
  • Evitare lo zucchero: si deve evitare un consumo eccessivo di zucchero, dolci, cioccolata, frutta.
  • Non saltare i pasti: non bisogna mai saltare un pasto, anche in mancanza d’appetito; bisogna evitare il digiuno prolungato. Fare un ultimo spuntino prima di andare a letto e prima colazione più presto possibile.
  • Controllare il peso: è opportuno l’autocontrollo settimanale dell’aumento di peso, che deve essere rapportato al peso pre-gravidico.
  • Fare attività fisica: è consigliabile continuare a praticare una moderata attività fisica.
  • Controllare la pressione: le donne obese prima della gravidanza devono controllare più spesso la pressione arteriosa, la glicemia, la crescita fetale ed il volume del liquido amniotico; inoltre devono aumentare poco di peso.

Le infezioni alimentari
Le gestanti dovrebbero cercare di evitare infezioni trasmesse con il cibo ed in particolare il rischio di listeriosi:

  • bere solo latte pastorizzato
  • evitare i formaggi soffici maturati come Camembert, Brie, Gorgonzola etc, mentre i formaggi duri e i formaggi di malga o trattati non sono a rischio
  • evitare pâté di ogni tipo, compreso i pâté vegetali
  • evitare cibi già pronti crudi o poco cotti

Le gravide devono evitare la salmonella:

  • evitare uova crude o poco cotte e cibi che le contengono (come la maionese)
  • evitare cibo crudo o poco cotto come pollame

ContraccezioneFarmaci in gravidanza
Pochi farmaci sono realmente utili in gravidanza e dovrebbero essere comunque utilizzati con parsimonia e solo quando i benefici superano i rischi. Pertanto è buona norma in gravidanza fare uso di farmaci solo in caso di effettiva necessità e su indicazione del medico curante.

Il periodo più critico per l’uso di farmaci in gravidanza è il primo trimestre: in questo periodo infatti è in corso la formazione degli organi fetali che potrebbe pertanto essere danneggiata dall’azioni di farmaci, con conseguente rischio malformativo.

E’ comunque necessaria molta attenzione anche in altri periodi della gravidanza, perchè l’ eventuale utilizzo di farmaci controindicati può comunque comportare danni per il feto, con meccanismi di azione di vario genere. Si raccomanda pertanto di attenersi sempre scrupolosamente alle indicazioni ricevute dal medico curante. Questo vale anche per i farmaci da banco senza ricetta.

Esercizio fisico in gravidanza
Gravida in acquaIniziare o continuare una moderata attività fisica non è controindicata in gravidanza. Alcune attività sportive (sport da contatto, con alto impatto o con attrezzi) che possono causare rischio di trauma addominale, cadute o eccessivi carichi articolari, oltre al nuoto subacqueo, sono assolutamente da evitare poiché possono causare danni fetali.

 

Attività sessuale
Non vi sono di controindicazioni ai rapporti sessuali in una gravidanza fisiologica. In una gravidanza invece in cui vi sia minaccia d’aborto o di parto prematuro sarà opportuno limitare l’ attività sessuale.

Alcool e fumo in gravidanza
L’eccesso di alcool danneggia il feto, perciò il suo consumo in gravidanza dovrebbe essere limitato a non più di una unità standard al giorno (pari a circa un bicchiere piccolo di vino o mezza birra).
I rischi specifici del fumo (rischio di feto a basso peso o pretermine) sono tali che va enfatizzato il beneficio di smettere di fumare in qualunque momento della gravidanza e le donne vanno incoraggiate in questo senso.

Uso di cannabis in gravidanza
L’effetto diretto della cannabis sul feto è incerto, ma potenzialmente dannoso, per cui va scoraggiato.

VIAGGI
In una gravidanza fisiologica non vi sono controindicazioni particolari.

Viaggi in aereo
aereo decolloI viaggi aerei di lunga durata sono associati ad aumento di rischio di trombosi venosa, sebbene non sia chiaro se tale rischio aumenti ancora di più in gravidanza. L’uso di calze compressive è efficace nel ridurre il rischio.

Viaggi in auto
Attenzione all’uso delle cinture di sicurezza: cinture con aggancio in tre punti e cinte passate “al di sopra” e “al di sotto” del pancione, non “sopra”.

Viaggi all’estero
Informarsi accuratamente sul viaggio aereo e sulle vaccinazioni necessarie prima del viaggio.

 

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